Ancora sull'influenza aviaria
Preannunciata, negata, temuta eccola
infine anche da noi l'influenza aviaria. E allora finalmente
cade anche l’ultimo tabù e il Ministro della Salute si spinge a fare ciò che
mai avrebbe voluto e ferma la caccia; per qualche giorno gli animali li
ammazziamo in altri modi.
Dietro agli eufemismi, si percepisce che anche sul patrio suolo ha avuto inizio
la forsennata carneficina preventiva, che nei mesi scorsi ha inondato gli schermi con i milioni di
volatili afferrati, chiusi vivi nei sacchi, gasati e bruciati:
le proteste, forse, sono servite ad evitare la diretta , non certo a influire
sui metodi.
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Gent.le Sig.ra Ministra,
abbiamo appreso dal sito dei cacciatori BigHunter* che suo padre era cacciatore.
La notizia potrebbe essere di non significativo rilievo, piccola nota autobiografica accanto a tante altre, e, in quanto tale, non degna di particolare attenzione. Certamente lo sarebbe se Lei non avesse ritenuto di farne menzione nel corso di un colloquio riservato con il presidente della Federcaccia Puglia, in un incontro del 15 settembre u.s., vale a dire solo dieci giorni dopo l’assunzione del Suo incarico istituzionale, con un’urgenza che non può non far pensare ad una Sua innegabile privilegiata attenzione al mondo della caccia. Tutto lecito ovviamente, dal momento che la caccia è attività non solo legale, ma addirittura sostenuta da contributi pubblici, nonostante il suo carattere indiscutibilmente violento e cruento. Ma, dal momento che il riferimento alla Sua famiglia non aveva il carattere di confidenza privata, bensì di comunicazione fatta nella Sua veste di Ministra, ne deriva la richiesta di alcuni chiarimenti.
Nello specifico, sarebbe fondamentale che lei rendesse noto quali saranno le ricadute sul Suo lavoro ministeriale della passione di Suo padre; averne usato il richiamo per dare rassicurazioni ai cacciatori (che non a caso ne sono rimasti entusiasti) preoccupa e autorizza ben più di un dubbio sull’imparzialità dei Suoi futuri interventi. Nello specifico, sarebbe doveroso che chiarisse, signora Ministra, se è o meno intenzionata a prendere in considerazione, e con quale rilevanza, almeno elementi oggettivi, già frutto di discussioni, polemiche, interrogazioni, quali
· il numero dei morti e dei feriti che la caccia ogni anno provoca; per esemplificare: 30 morti e 84 feriti nella stagione 2017/2018; 21 morti e 59 feriti nella stagione 2018/2019; bilancio in continuo aggiornamento, come consultabile sul sito www.vittimedellacaccia.org;
· il diritto dei cacciatori di accedere nei fondi privati a prescindere dalla volontà del proprietario o del conduttore (art. 842 CPC del 1942), salvo procedimenti complessi e costosi;
· l’abitudine alla riapertura anticipata della caccia in moltissime regioni italiane;
· la considerazione della caccia come assimilabile alle attività sportive, con i conseguenti benefici;
· l’autorizzazione ai cacciatori stessi ad entrare nelle scuole in veste di paladini dell’amore per la natura e gli animali, fonte di inevitabile confusione cognitiva nei bambini a cui viene chiesto di accettare l’equazione amore-uccisione.
Adeguate precisazioni almeno sui temi posti, sarebbero basilari per contrastare la diffusa preoccupazione suscitata dal Suo approccio alla questione, approccio che la “grandissima gioia” con cui ha riferito della passione di Suo padre fa apparire decisamente più emotivo che sorretto da quelle necessarie valutazioni imparziali e razionali, che il Suo ruolo imporrebbe. La soddisfazione dei cacciatori, celebrata sui loro siti, testimonia, se ce ne fosse bisogno, del senso della Sua comunicazione che ben trascende il significato letterale delle parole: l’appartenenza di Suo padre al mondo della caccia diventa rassicurazione, passaggio di testimone, promessa di ancoraggio acritico a valori non più condivisi dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana .
Perché, è persino superfluo ricordare, la cultura muta ed evolve nel tempo e lo fa con sempre maggiore rapidità: nel caso specifico non può prescindere da tutte le istanze presenti nel contesto culturale, in cui gli animali nonumani non possono più essere considerati come asserviti al nostro divertimento, ma invece, anche in base agli enormi contributi delle scienze etologiche, esseri senzienti e consapevoli, da rispettare all’interno di una rifondata alleanza con la natura, di cui l’uomo non è il centro, ma solo una parte, per quanto, ahimè, la più pericolosa.
Ergersi a paladini della reiterazione della violenza contro la natura e i suoi abitanti, come avviene nei contesti venatori, è atteggiamento non solo lontano dall’etica, ma altresì insensibile a quelle istanze di rinnovamento che arrivano da gran parte della società, a fare inizio dai più giovani, che non possono certo trovare nel richiamo alle passate generazioni una giustificazione ad una violenza fine a se stessa.
Le saremo grati quindi, signora Ministra, se vorrà prendere in considerazione le nostre preoccupazioni e farci partecipi delle Sue intenzioni rispetto a tutto quanto detto; in estrema sintesi, se riterrà di agire nel rispetto di 450.000 italiani cacciatori (dato LAC aggiornato ad agosto ‘19) o di 60 milioni di italiani non cacciatori.
Augurandole buon lavoro.
Annamaria Manzoni www.annamariamanzoni.it
Raffaele Mantegazza Prof. Ass. Scienza Educazione UniversitàMib
Animalisti Italiani www.animalisti.it
APIDA www.apida.it
Artists United for Animals www.artistsunitedforanimals.org
Associazione Cattolici Vegetariani www.cattolicivegetarian.it
AVI Associazione Vegani Italiani www.associazionevegani.it
Associazione Vittime della Caccia www.vittimedellacaccia.org
EssereAnimali www.essereanimali.org
Futuro Vegan www.futurovegan.org
Gabbie Vuote www.gabbievuote.it
Gaia Animali & Ambiente www.gaiaitalia.it
LAV www.lav.it
LEAL www.leal.it
Movimento Antispecista www.movimentoantispecista.org
Restiamo Animali www.restiamoanimali.it
SOS Gaia www.sos-gaia.org
Vivere Vegan www.viverevegan.org
Vita Da Cani www.vitadacani.org
*Dal sito BigHunter: Domenica 15 settembre 2019, a Lecce, c'è stato un incontro tra il presidente regionale Federcaccia Puglia, Giovanni Ciccarese, e la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Il presidente Ciccarese ha avuto un breve colloquio riservato con la ministra, alla quale ha portato il saluto del presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi, anticipazione di un incontro con lo stesso a Roma. Ciccarese ha poi messo in guardia l’onorevole Bellanova sul suo competitor all’ambiente, il ministro Costa e sulle sue posizioni apertamente e dichiaratamente anticaccia. A questo punto, con grande gioia la ministra ha risposto testualmente “Avvocato, mio padre era cacciatore”.
SOLLECITO ALLA MINISTRA TERESA BELLANOVA PERCHè DIA RISPOSTA ALLA LETTERA CHE CHIEDEVA DELUCIDAZIONI SULLA SUA ORGOGLIOSA DICHIARAZIONE "MIO PADRE ERA CACCIATORE"
novembre 2019
La lettera al ministro Bellanova perchè si esprimesse in merito alle sue posizioni sulla caccia ("Mio padre era cacciatore") non ha mai avuto risposta. Il chè è già una bella dichiarazione di disinteresse per la questione animale in tutte le sue implicazioni nonchè per le richieste dei cittadini. Non esattamente quello di cui avevano bisogno gli animali umani e quelli nonumani........
Per dovere e senza illusioni, proviamo a sollecitare (ministro@politicheagricole.it).
Gent. sig. Ministro,
*a quasi due mesi dall'invio, non abbiamo ricevuto il benchè minimo riscontro alla nostra lettera aperta (che nuovamente riportiamo).
*Nessun impegno può giustificare il Suo silenzio rispetto ai temi sollevati, che richiedono il Suo coinvolgimento istituzionale, oltre a quello passionale, di cui ha già dato dimostrazione.
*La sollecitiamo pertanto a finalmente esprimersi con chiarezza, fornendoci le risposte che abbiamo sollecitato, riferite al tema della caccia nelle sue interconnessioni con tutta la questione animale, ambientale, educativa, etica.
*Restando ancora in attesa, cordialmente salutiamo.*
*LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE TERESA BELLANOVA*
*E p.c. AL MINISTRO DELL’AMBIENTE SERGIO COSTA*
*E AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE LORENZO FIORAMONTI*
*Gent. Sig. Ministro,
*abbiamo appreso dal sito dei cacciatori BigHunter* che suo padre era cacciatore. ***
*La notizia potrebbe essere di non significativo rilievo, piccola nota autobiografica accanto a tante altre, e, in quanto tale, non degna di particolare attenzione. Certamente lo sarebbe se Lei non avesse ritenuto di farne menzione nel corso di un colloquio riservato con il presidente della Federcaccia Puglia, in un incontro del 15 settembre, vale a dire solo dieci giorni dopo l’assunzione del Suo incarico istituzionale, con un’urgenza che non può non far pensare ad una Sua innegabile privilegiata attenzione al mondo della caccia. Tutto lecito ovviamente, dal momento che la caccia è attività non solo legale, ma addirittura sostenuta da contributi statali perché riveste lo status di sport, nonostante il suo carattere indiscutibilmente violento e cruento. Ma, dal momento che il riferimento alla Sua famiglia non aveva il carattere di confidenza privata, bensì di comunicazione fatta nella Sua veste di Ministro, ne deriva la richiesta di alcuni chiarimenti. ***
*Nello specifico, sarebbe fondamentale che lei rendesse noto quali saranno le ricadute sul Suo lavoro ministeriale della passione di Suo padre; averne usato il richiamo per dare rassicurazioni ai cacciatori (che non a caso ne sono rimasti entusiasti) preoccupa e autorizza ben più di un dubbio sull’imparzialità dei Suoi futuri interventi. Nello specifico, sarebbe doveroso che chiarisse, signor Ministro, se è o meno intenzionata a prendere in considerazione, e con quale rilevanza,almeno elementi oggettivi, già frutto di discussioni, polemiche, interrogazioni, quali***
*·**il numero dei morti e dei feriti che la caccia ogni anno provoca; per esemplificare: 30 morti e 84 feriti nella stagione 2017/2018; 21 morti e 59 feriti nella stagione 2018/2019; bilancio già in progress con i primi morti registrati dall’apertura della nuova stagione; (www.vittimedellacaccia.org)***
*·**il diritto dei cacciatori di accedere nei fondi privati a prescindere dalla volontà del proprietario o del conduttore (art. 842 CPC del 1942), salvo procedimenti complessi e costosi; ***
*·**la riapertura anticipata della caccia in moltissime regioni italiane; ***
*·**il mantenimento della caccia tra le attività sportive, con i conseguenti benefici;***
*·**l’autorizzazione ai cacciatori stessi ad entrare nelle scuole in veste di paladini dell’amore per la natura e gli animali, fonte di inevitabile confusione cognitiva nei bambini a cui viene chiesto di accettare l’equazione amore-uccisione. ***
*Adeguate precisazioni almeno sui temi posti, sarebbero basilari per contrastare la diffusa preoccupazione suscitata dal Suo approccio alla questione, approccio che la “grandissima gioia” con cui ha riferito della passione di Suo padre fa apparire decisamente più emotivo che sorretto da quelle necessarie valutazioni imparziali e razionali, che il Suo ruolo imporrebbe. La soddisfazione dei cacciatori, celebrata sui loro siti, testimonia, se ce ne fosse bisogno, del senso della Sua comunicazione che ben trascende il significato letterale delle parole: l’appartenenza di Suo padre al mondo della caccia diventa rassicurazione, passaggio di testimone, promessa di ancoraggio acritico a valori non più condivisi dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana . ***
*Perché, è persino superfluo ricordare, la cultura muta ed evolve nel tempo e lo fa con sempre maggiore rapidità: nel caso specifico non può prescindere da tutte le istanze presenti nel contesto culturale, in cui gli animali nonumani non possono più essere considerati come asserviti al nostro divertimento, ma invece, anche in base agli enormi contributi delle scienze etologiche, esseri senzienti e consapevoli, da rispettare all’interno di una rifondata alleanza con la natura, di cui l’uomo non è il centro, ma solo una parte, per quanto, ahimè, la più pericolosa. ***
*Ergersi a paladini della reiterazione della violenza contro la natura e i suoi abitanti, come avviene nei contesti venatori, è atteggiamento non solo lontano dall’etica, ma altresì insensibile a quelle istanze di rinnovamento che arrivano da gran parte della società, a fare inizio dai più giovani, che non possono certo trovare nel richiamo alle passate generazioni unagiustificazione ad una violenza fine a se stessa. ***
*Le saremo grati quindi, signor Ministro, se vorrà prendere in considerazione le nostre preoccupazioni e farci partecipi delle Sue intenzioni rispetto a tutto quanto detto; in estrema sintesi, se riterrà di agire nel rispetto di 450.000 italiani cacciatori (dato LAC aggiornato ad agosto ‘19) o di 60 milioni di italiani non cacciatori.***
*Augurandole buon lavoro. ***
*Annamaria Manzoni *www.annamariamanzoni.it <http://www.annamariamanzoni.it>
*Raffaele Mantegazza *Prof. Ass. Scienza Educazione UniversitàMib
*Animalisti Italiani*_www.animalisti.it_**
*APIDA *www.apida.it <http://www.apida.it>****
*Artists United for Animals_www.artistsunitedforanimals.org_***
*Associazione Cattolici Vegetariani *www.cattolicivegetarian.it <http://www.cattolicivegetarian.it>****
*AVI Associazione Vegani Italiani *www.associazionevegani.it <http://www.associazionevegani.it>****
**Associazione Vittime della Caccia *_www.vittimedellacaccia.org_*
*EssereAnimali _www.essereanimali.org_***
*Futuro Vegan _www.futurovegan.org_**__*
*Gabbie Vuote _www.gabbievuote.it_***
*Gaia Animali & Ambiente _www.gaiaitalia.it_***
*LAC *www.abolizionecaccia.it <http://www.abolizionecaccia.it>****
*LAV *www.lav.it <http://www.lav.it>****
*LEAL*www.leal.it <http://www.leal.it>****
*META *www.associazionemeta.com <http://www.associazionemeta.com>****
*Movimento Antispecista _www.movimentoantispecista.org_ ***
*Restiamo Animali *www.restiamoanimali.it <http://www.restiamoanimali.it>****
*SOS Gaia _www.sos-gaia.org_**__*
*Vivere Vegan *www.viverevegan.org <http://www.viverevegan.org>****
*Vita Da Cani *www.vitadacani.org <http://www.vitadacani.org>****
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**Dal sito BigHunter*: Domenica 15 settembre, a Lecce, c'è stato un incontro tra il presidente regionale Federcaccia Puglia, Giovanni Ciccarese, e la ministra dell’Agricoltura *Teresa Bellanova*. Il presidente Ciccarese ha avuto un breve colloquio riservato con la ministra, alla quale ha portato il saluto del presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi, anticipazione di un incontro con lo stesso a Roma. Ciccarese ha poi messo in guardia l’onorevole Bellanova sul suo competitor all’ambiente, il ministro Costa e sulle sue posizioni apertamente e dichiaratamente anticaccia. A questo punto, con grande gioia la ministra ha risposto testualmente “Avvocato, mio padre era cacciatore”.**
LETTERA APERTA ALLE SARDINE 9 dicembre 2019
Carissime sardine, è il vostro momento: giovani, belli, entusiasti, arrabbiati ma senza fiele, riuscite nel confronto a stravincere sui vostri interlocutori: loro ripetitori mai afoni di stantii slogan elettorali, voi amplificatori di ideali; tutti vi cercano e tutti vi vogliono e voi vincete facile, esentati dalla necessità di perimetrare ogni valore entro i must sanciti dall’economia. Ma nel momento magico (e irripetibile) in cui la vostra idea del mondo parla di giustizia, di nonviolenza, di inclusione, di rispetto, di rifiuto di ogni prepotenza e prevaricazione, il vostro silenzio sugli animali nonumani risuona assordante. Benchè liberi dalla necessità di un confronto diretto con allevatori, macellai, circensi, case farmaceutiche, lobbies delle armi, dei cacciatori e dei pescatori, persino botticellai, con tutti coloro, insomma, sul cui altare ogni giorno viene venduta e svenduta l’idea di un mondo più giusto verso tutti i più deboli di chiunque altro debole, siete davvero disinteressati e indifferenti verso la più grande di tutte le ingiustizie, quella ai danni degli Animali? Proprio voi, cresciuti nella consapevolezza mediatica di tutto l’orrore su cui è costruito il nostro modo di vivere, avete già risottolineato il confine fittizio tra umano e nonumano a ribadire che , oltre tale confine, ogni violenza è lecita, ogni abuso giustificabile? All’incredulità e allo sconcerto di chi non vuole crederci, sarebbe bello arrivasse da voi una risposta; una risposta in grado di fornire speranze a tutti gli Animali, a partire da quelle sardine che non dovrebbero pagare finendo in padella il prezzo della popolarità che avete loro dato.
Gent.le Ministra della P. i. dr. Lucia Azzolina
e p.c.
Gent.le Ministro dell'Ambiente dr. Sergio Costa
con la riapertura dell’A.S., si è avuta notizia della richiesta di associazioni
di cacciatori (e cacciatrici) di accedere nelle scuole con proposte formative
riferite al rispetto per l’ambiente, cosa non nuova dal momento che analoghe
iniziative sono state portate avanti anche negli anni scorsi.
Non si può che rimanere sconcertati che la difesa dell’ambiente, argomento di estrema attualità e pregnanza, entrato finalmente a pieno titolo anche nell’agenda dei lavori dell’Unione Europea, possa essere trattato da chi vede gli abitanti di quello stesso ambiente come vittime da uccidere per pura passione, come gli stessi cacciatori dichiarano nei loro siti: siti in cui vengono descritti l’eccitazione e l’entusiasmo che li accompagna nell’inseguire, ferire, uccidere animali terrorizzati, in cerca di fuga: “palpitante avventura, magia, ardore, ebbrezza, euforia” sono i loro termini ricorrenti.
Tutto a norma di legge, ovviamente, ma non per questo meno inquietante: implicitamente si sostiene una visione del mondo, in cui la violenza a danno dei più deboli è normalizzata, sdoganata e rinforzata dal contesto, quello scolastico, dove i messaggi acquistano autorevolezza in quanto emanazione delle figure investite di un ruolo educativo.
Autorizzare i cacciatori in quanto tali ad interventi pedagogici e formativi equivale a richiedere ai ragazzi di accettare l’idea che l’amore si estrinsechi nell’uccisione, che il rispetto sia compatibile con la sopraffazione di chi è indifeso: i cacciatori sostengono, infatti, che proprio amore e rispetto per la natura siano i sentimenti che li inducono a violentarla e ad ucciderne gli abitanti. Per meglio intenderci: se a parlare di pacifismo fossero designati soldati per vocazione, se ad argomentare di rispetto per le donne fossero invitati autori di femminicidi, a tutti sarebbe evidente il collasso della logica e del buon senso, che sarebbero definitivamente oscurati dal sonno della ragione. Quello, vale la pena ricordare, che genera mostri.
Davanti a tutto questo, urge richiamare il senso e il
significato dell’educazione: che dovrebbe essere prima di tutto educazione al
rispetto dell’altro, a cominciare da chi è più debole, dovrebbe essere
proposta di modelli empatici in cui l’identificazione con l’altro sia la strada
maestra per contrastare violenza e crudeltà, nel riconoscimento fondamentale
del diritto altrui alla vita, vissuta nei luoghi che sono propri: nulla
di più lontano dall’atteggiamento predatorio e violento di chi alla natura e
agli altri animali si avvicina con il fucile imbracciato, per esercitare sugli
altri, per puro divertimento, un autoattribuitosi diritto di vita e di morte.
La caccia, incredibilmente equiparata ad uno sport, è vietata ai minori: a quegli stessi minori non può essere imposto a scuola, che è casa loro, lo sguardo sulla vita, l’ambiente, gli altri animali, che ne è alla base. Per questo chiediamo che sia il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare linee guida che impongano per legge ciò che a volte non è imposto da un’etica personale, dimentica di valori basici, quali rispetto, pace, nonviolenza.
Certi di un positivo riscontro, cordialmente salutiamo.
Annamaria Manzoni, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice
Dacia Maraini, Scrittrice
Margherita d’Amico, Scrittrice, Giornalista per Repubblica
Susanna Tamaro, Scrittrice
Amodio Silvia, Giornalista
Bruno Bozzetto, Animatore, Disegnatore, Regista
Silvia Buzzelli, Professore Associato Diritto Penale, Università Mib
Lorenzo Guadagnucci, Giornalista per Quotidiano Nazionale: Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno
Valeria La Via, Psicologa, Specialista in Criminologia Clinica, Milano
Roberta Luberti, Medico psicoterapeuta, già Presidente Cismai, Firenze
Raffaele Mantegazza, Docente di Scienze Umane e Pedagogiche, Università Mib
Cristina Marchetti, Medico Veterinario, Phd Patologia Forense
Antonio Monaco, Editore. Edizioni Sonda. Milano
Carla Sale Musio, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice, Cagliari
Michele Pezone, Avvocato dell’anno per il Diritto Ambientale 2019
Chiara Ripamonti, Docente di Psicologia Clinica, Università Mib
Christiana Ruggeri, Giornalista Rai
Roberto Russo, Editore. Graphe Edition. Perugia
Vaglio Stefano, Associate Professor in Animal Behaviour, University of Wolverhampton, UK
Marina Valcarenghi, già Docente di Psicologia Clinica, Esperta di psicoterapia della violenza, Mi
Marco Verdone, Medico Veterinario, Referente Progetto Gorgona, Pisa
Animal Law Italia,Leggi Eque per gli Animali
Anonymous for the Voiceless Italia
A.P.I.D.A. Associazione per i Diritti Animali Rozzano
Artists United for Animals
Associazione Gabbie Vuote ODV Firenze
Associazione Progetto Vivere Vegan ODV
AVC Associazione Vittime della Caccia
AVI Associazione Vegani Italiana
CAA Confederazione Animaliste Sicilia[1]
Cattoxvalle, Cattolici per la Valle
EssereAnimali Organizzazione per i Diritti Animali
EticoEtica
Futuro Vegan ODV Arezzo
Gaia Animali Ambiente ONLUS
IAPL Italia International Animal Protection League ODV
L'Aquilone Legambiente Torino
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
La collina dei Conigli ODV, Centri Recupero Animali da Laboratori e Abbandoni
LAV LegaAntiVivisezione ONLUS
LEAL Lega Antivivisezionista ONLUS
LIDA Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, Firenze ODV
LIMAV Italia ODV Lega Internazionale per l'Abolizione della Vivisezione
LIPU-BirdLife Italia, Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli
LNDC Lega Nazionale per la Difesa del Cane APS
META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente Italia
Movimento Antispecista
Parteincausa, Associazione Radicale Antispecista
Radio.Veg.it, per gli Animali, per l’Ambiente, per Te
Randagi Per Caso ONLUS
Restiamo Animali, Redazione Trasmissione Radiofonica
Rifugio Miletta.org
SOS Anfibi ONLUS
SOS Gaia
Vitadacani, Associazione a Tutela dei Diritti degli Animali, ODV Arese
[1] CAA aderisce per: Lida Palermo e Gela, Qua la zampa Catania, Io mi fido Pozzallo, Balzoo Sciacca, Le Aristogatte Catania, U.P.A. Paternò, Animalisti Italiani Siracusa, M.E.T.A., Felici nella Coda Palermo
Cara Anna, le tue parole spese sulla corsa dei buoi di Asigliano andrebbero spese per le innumerevoli corse di buoi che imperversano nella penisola. Sono manifestazioni vergognose. Come fa un'istituzione a non capirlo?
RispondiEliminaSulla guida dei servizi della Regione Lombardia senza animali... sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è...
Paola Re
Cara Paola, chi lo sa: magari ce la faremo ad ottenere almeno questo, che non si torturino gli animali giusto per divertirsi un po', sotto l'ombrello protettivo di leggi insane.
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