Non è facile trovare le parole : straziante è
comunque la sensazione che deriva e colpisce allo stomaco, alla mente e al
cuore davanti all’immagine (Repubblica, 01.11.2013):
un maiale arrostito, disteso intero su un tavolo, con il muso in primo piano e il corpo legato da una corda che gli gira intorno. Immagine già di per sé insopportabile; ma non basta: un cuoco appoggia una mano sulla sua schiena, ma a farla da padrone con il suo valore aggiunto è un signore in abito scuro e camicia chiara, che gli pizzica la testa con le dita, piegandosi in avanti: sorride e guarda compiaciuto l’obiettivo. Neppure in un safari l’animale ucciso sarebbe proposto al fotografo con maggiore compiacimento per il proprio operato.
un maiale arrostito, disteso intero su un tavolo, con il muso in primo piano e il corpo legato da una corda che gli gira intorno. Immagine già di per sé insopportabile; ma non basta: un cuoco appoggia una mano sulla sua schiena, ma a farla da padrone con il suo valore aggiunto è un signore in abito scuro e camicia chiara, che gli pizzica la testa con le dita, piegandosi in avanti: sorride e guarda compiaciuto l’obiettivo. Neppure in un safari l’animale ucciso sarebbe proposto al fotografo con maggiore compiacimento per il proprio operato.
Operato che, in questo caso, al
netto del disagio della caccia grossa che non era ovviamente necessaria perché gli
allevamenti intensivi sono lì a rifornire, è tutto contenuto in una brillante idea del politico, lì solo per
la pubblicità di ritorno. Si, perché di politico si tratta, l’onorevole
(?)Roberto Giachetti, deputato in forza PD,
il quale ha deciso di interrompere lo sciopero della fame intrapreso per
sollecitare l’abolizione del “Porcellum” in favore di un rivoluzionario ritorno
al “Mattarellum”, in un modo davvero originale: una bella mangiata di porchetta
allo Store Eataly, ,cosa che ha spiegato doversi interpretare come iniziativa
goliardica.
La spiegazione era di fatto
fondamentale, perché in sua assenza davvero niente avrebbe potuto far cogliere il benchè
minimo accenno di spirito goliardico: non
certo il povero corpo senza vita del maiale, disteso e legato, non il suo
sguardo fisso che incrocia il nostro, in cui è concentrato, a voler ben vedere,
tutto il male del mondo: l’oppressione, la sopraffazione, la violenza,
l’ingiustizia, il predominio di chi è forte su chi non lo è, la prevaricazione,
l’abuso, l’indifferenza, l’insensibilità.
Iniziativa goliardica? Cosa c’è
di goliardico in questa situazione di ordinaria crudelissima normalità? E’
questo quello che pensa il deputato Giachetti?
Davvero riesce a non cogliere l’indecenza contenuta nel suo comportamento?
Ha “promosso una mangiata di porchetta”:
ma come si è permesso? Una goliardata?
Ma lo sa l’onorevole Giachetti che goliardiche erano le poesie medievali che
cantavano l’amore, le donne e il vino e che gli scherzi goliardici degli
studenti sono carichi di allegria e spensieratezza, sono chiassose esibizioni
di gioia di vivere e inni magari un po’ sguaiati , frutto di giovanile entusiasmo?
Niente è più lontano da gioia e
divertimento, bellezza e spensieratezza del cadavere del maiale, grossa mole
senza vita, ucciso senza colpa ed esibito senza rispetto, umiliato nella
indecente esposizione che vorrebbe essere giocosa e divertente e magari spot
elettorale del politico che pensa così di presentarsi con credenziali da compagnone spiritoso , capace di
alternare scelte autorevoli a tardo giovanilismi alla Amici Miei, con un buon richiamo alla
pancia, in senso letterale, di un elettorato che da troppa serietà, si sa, potrebbe sentirsi annoiato. No, l’onorevole è
anche uomo di mondo, e, nonostante l’aspetto, sa ridere e scherzare, sulla
pelle altrui, bene accolto dalle sale del Food Store Eataly, catena in grande espansione che
si autodefinisce “politicamente corretta, capace di unire ristorazione e
cultura, sostenibilità e responsabilità” : per la cronaca, fu proprio il “patron”
di questa catena, sig. Oscar Farinetti, in evidente ricerca di visibilità, a
lanciare non più di tre mesi fa la proposta di una bella porchetta per tutti i
suoi clienti nel momento dell’eventuale abolizione del porcellum. Nemmeno l’attenuante
di un’idea estemporanea e poco felice, quindi, dietro l’iniziativa congiunta di
politici e imprenditori, proprio questi che si pretendono rappresentanti del
nuovo che avanza: al contrario, un’idea maturata a tavolino, pensata e soppesata.
Ed evidentemente molto apprezzata. Bravi!
La foto meriterebbe di passare
agli annali come icona di questi tempi e
di questa classe politica che, a fronte dell’immobilismo con cui si pone di
fronte alla grande questione degli animali, resta incapace, visceralmente, caparbiamente,
disperatamente incapace di guardare alle cose della vita con un atteggiamento
che sia almeno sfiorato dalla presenza di quelle predisposizioni che sono
basilari per la costruzione di un mondo
diverso, che parli di rispetto, senso di giustizia e perché no qualche volta
anche di amore. No, non ne sono capaci. Ridanciani e superficiali, dietro l’abito
scuro, non sanno nemmeno come si fa a intravedere di un animale l’incredibile ricchezza di vita
di cui è portatore, l’originalità affascinante che sempre lo accompagna.
No, loro sanno solo immaginarlo morto, arrostito, a disposizione della pancia e della propria
autopromozione: a dispetto di movimenti di opinione che, crescenti nelle
dimensioni e nella determinazione, sempre più insistentemente vanno chiedendo un diverso modo di porsi nei
confronti del vivente, degli uomini,
degli animali, della natura, che riposizioni l’umano dove gli compete, accanto,
non sopra, tutte le altre forme di vita.
Siamo allo spaesamento delle
parole e delle idee, della morale, del buon senso.
Povera politica è questa che non
sa guardare oltre e che non può
interessare nessuno che abbia cuore un rivolgimento vero delle cose di questo
mondo, perché ”senza la fine della
violenza sugli animali, nessun progresso sarà mai tale, né la vittoria sul
dittatore avrà valore se il nuovo vincitore ancora festeggerà con tavole
imbandite con le solite vittime”. Nel pensiero dolente di quel maiale in carne ed ossa, che ha pagato
con la vita tutte le meschinità umane.
annamaria, BRAVA! che bel pezzo, che io ti suggerisco di inviare senz'altro alle redazioni di repubblica e pure del corriere della sera (l' c'era una foto simile,ma persin peggiore, col goliarda (?) fuori tempo massimo che addirittura impugnava un coltello, infilzato a mezza testa del povero corpo (forse un'allusione ai mascheramenti del trascorso halloween?).. sono d'accordo con TUTTO quello che qui scrivi. come è vero che questi politici, sulla volgarità, sui (loro) interessi, sono SEMPRE, SEMPRE trasversalmente uniti e compatti vorrei ricordare in nota che il porcellum fu termine coniato dal politiolgo Giovanni Sartori (e anche i nostri intellettuali, tutti sempre sovranamente menefreghisti sopra gli altrianimali, a destra come a sinistra), in seguito alla brillante e finissima aggettivazione 'porcata', data alla sua legge elettorale da quel raffinato rappresentante (!) eletto, di Roberto Calderoli. per la cronaca. ancora, GRAZIER, Annamaria, per le cose che scrivi . Giovanni
RispondiEliminaGiovanni, che aggiungere? Non sapevo che una foto analoga fosse pubblicata anche sul Corriere: peggio ancora. E nuova dimostrazione che si trovano sempre tutti d'accordo: sarebbe stato necessario aggiungere un commento fortemente critico all'immagine, o altrimenti non pubblicarla. Trovi su questo blog altri articoli proprio sul termine porcellum, su quanto richiami tu. Grazie del sostegno. Un abbraccio
Eliminadici giustisso, Annamaria: che avrebbero dovuto aggiungere un commento critico alla immagine, o per lo meno dare spazio a voci critiche. ma spesso, a quanto pare, il tanto invocato 'diritto di cronaca' (che spesso ma anche no viaggia a braccetto col 'diritto di replica') fa da alibi a pensieri meno superficiali, e/o viaggia a senso unico (inutile dire quale sia, questo senso). grazie a te della tua attenzione. e grazie per l'abbraccio, che ricambio. G
RispondiEliminaCara Annamaria, hai centrato tutto, partendo dalla violenza sugli animali, da vivi e da morti. E' chiaro che per noi quello è un "cadavere", come hai scritto tu, ma per loro è una squisitezza gastrononica. Quando invece i cadaveri non si mangiano, alloraper loro diventano "carcass". E poi, uno che si fa promotore di una simile "goliardata" di cui ignora pure il significato (brava che lo hai precisato) non può essere che un politico, e non mi sorprende che sia del PD. E se vogliamo chiudere il cerchio, la raffinatezza migliore è stata quella di organizzare la cosa proprio presso Eataly che hai dipinto nel migliore dei modi: credono di essere il paradiso della carne felice, così felice di saltare nei nostri piatti e farsi mangiare...Loro che sono in buona compagnia di quegli altri del "buono pulito e giusto". Cosa c'è di felice, etico, buono, pulito e giusto in quell'orrore di fotografia? La verdura in basso a destra.
RispondiEliminaPaola Re
Il problema secondo me,Paola, è anche che esistano un noi e un loro: ma possibile che vediamo, pensiamo, crediamo cose così totalmente diverse?
EliminaE su Eataly veramente c'è da aprire un grosso file: questo è il nuovo che avanza, questi sono quelli che fanno anche la morale su quello che si deve mangiare!
A volte i passi indietro sono giganteschi, almeno rispetto a quello su cui ci si illudeva.
A presto!
è bruttissimo vedere queste cose ancora, al giorno d'oggi.
RispondiEliminaLo specismo è brutale, e sembra non finire mai, ogni giorno anzi continua il massacro di questi poveri animali.
Noi, che abbiamo una sensibilità, dobbiamo adoperarci in loro difesa.
Grazie AnnaMaria, lara
Grazie per il sostegno, Lara. E' vero, grande brutalità in circolazione e un sacco di cose da fare.
EliminaBuona giornata!
Purtroppo avevo sentito di questa penosa iniziativa. Che schifo, che bassezza e che superficialità.
RispondiEliminaPerché deve morire un maiale per loro? Perché hanno subito associato "porcellum" (anche su chi ha pensato di dare a una legge il nome porcellum ci sarebbe tanto da dire!) all'idea di fare una porchettata tutti insieme?
A me piacerebbe che non si volesse più usare la morte altrui come rito "goliardico" e festaiolo, ci si può divertire anche senza uccidere nessuno!
Sono d'accordissimo con te, Super Coven. Su questo blog trovi anche un articolo sull'uso del termine porcellum (Dal porcellum alla porchetta il passo è breve), che tu giustamente critichi, e tra le lettere un'editoriale pubblicato sul Corriere sullo stessoa argomento: ma loro sono di coccio.
Eliminapurtroppo è la triste realtà con cui ci dobbiamo misurare.
RispondiEliminaGiachetti poi è il nuovo che avanza, che squallore infinito.
Uno è portato a pensare che la sensibilità di sinistra arrivi fino a contenere anche qualcosa per gli animali. Io ho votato M5S anche perchè ho scoperto che ci sono svariati vegani e vegetariani in lista, poi eletti.
Vorrei sapere da voi come vi ponete il problema del voto, o fate già parte della maggioranza astensonista?
Ricordo solo per aumentare la confusione che mi risulta che Teodoro Buontempo (detto er pecora) politico di destra era un animalista. Ma il rischio è di diventarlo alla M.V. Brambilla con scarpe tacco 15 di cuoio.
Io porto ai piedi solo modelli del mio amico Cammina Leggero per esempio, in microfibra ed evito il classico attacco sulle scarpe cruelty free.
In somma la coerenza è un valore oppure un optional?
saluti riconoscenti alla tua bravura antispecisto
Stefano Bernardi
Caro Stefano, certo: coerenza prima prima di tutto e quindi se ci si schiera in difesa di un animale, sono fondamentali gli stili di vita che siano rispettosi di lui e di tutti gli altri. E l'unico stile vi vita è quello connesso al veganesimo. Quanto alla posizione dei politici, è un dato di fatto che nessun partito ha espresso posizioni animaliste: solo singoli individui all'interno dei partitti, da ricercare col lanternino, lo fanno. E che così pochi animalisti siano in politica fa pensare che evidnetemente l'ambito non è quello giusto. Oppure che contamini da subito con le ragioni di opportunità e che di conseguenza anche sporadiche buone intenzioni si affossino all'istante. Non consolante. Astenersi secondo me soddsfa la propria rabbia, forse anche la propria coerenza, ma di certo non porta da nessuna parte: "loro" se ne fregano. E' vero: tra i 5stelle ci sono vegetariani e vegani: che si esprimano! Un abbraccio
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