Drapetomania è un
termine che pochi conoscono e poco male che si sia perso, insieme a ciò che letteralmente
designava.
Vale però la pena ripescarlo dalle nebbie in cui si è giustamente
dileguato perchè troppo spesso succede che le radici di un passato che ci
illudiamo superato sforino il terreno,
magari in un altrove lontano, e l’albero ricresca con il proprio florilegio di
nefandezze. Riscopriamo allora che, nel corso del 1851, tale Samuel Cartwright
(1793-1863), che di professione faceva il medico e di casa stava negli Stati
Uniti, lo ideò per dare nome a un disturbo
mentale, caratterizzato dall’insano
desiderio di fuga coltivato dagli afroamericani, schiavizzati sul Nuovo Continente
(“…quella fastidiosa abitudine del fuggire,
che hanno molti negri…” diceva). Il tutto per non svolgere il compito a loro
affidato che era appunto quello di fare gli schiavi, secondo i dettami biblici
che prevedevano, a detta di Cartwright,
che al loro padrone rimanessero sottomessi e quindi non desiderassero
andarsene. Non solo i comportamenti, ma anche i desideri, lo sappiamo bene,
sono peccaminosi….