La reazione di rabbia impotente
davanti a tale scempio è acuita dalla certezza che, se due coraggiosi ragazzi non
fossero stati testimoni della scena e
non avessero avuto la prontezza di scattare foto che riprendevano anche il numero
di targa dell’auto, il ritrovamento dei resti sarebbe stato giudicato immeritevole
di ulteriore indagine, perché fatto di consueta
malvagità, come dimostrano i resti di tanti animali ritrovati in discariche con
segni di torture, ai quali solo nel migliore dei casi fa seguito un trafiletto
su qualche notiziario locale.
sabato 16 maggio 2020
IL CANE E L’AGUZZINO
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