Gent.le Ministra della Pubblica Istruzione
dr. Lucia Azzolina p.c. Gent.le
Ministro dell’Ambiente dr. Sergio Costa
A completamento della precedente richiesta (a seguito riportata e ad oggi ancora priva di qualunque riscontro), appare utile far presente quanto documentato da TGR Mezzogiorno Italia lo scorso 30 ottobre: ci sono scuole italiane (nello specifico in Abruzzo) in cui è attiva la presenza di un falconiere, autorizzato ad entrarvi per "sensibilizzare le giovani generazioni".
Quindi un "hobby" che si alimenta dell'imprigionare rapaci (a volte alloctoni), del tenerli incatenati, dell’addestrarli a catturare altre prede nei tempi e nei modi stabiliti dall'uomo, del privarli di una vita in sintonia con le loro esigenze etologiche, è sdoganato come attività formativa, vale a dire come utile, prezioso ausilio da offrire ai più giovani nel loro processo di crescita.
Urge chiarire a quale tipo di sensibilizzazione si faccia riferimento, se non a quella, ancora una volta, al predominio mortifero dell'uomo sulle altre specie: di certo un percorso in direzione contraria al dovere di una necessaria educazione ambientale, intesa come convivenza pacifica e rispettosa tra umani, nonumani e natura.
In attesa di conoscere la posizione che, nel Suo ruolo di Ministra della Pubblica Istruzione, intende assumere in merito, come già sollecitato da vari professionisti e da associazioni che rappresentano decine se non centinaia di migliaia di cittadini, si porgono cordiali saluti.
Annamaria Manzoni
Precedente richiesta 06.10.2020
Gent.le Ministra della Pubblica istruzione dr. Lucia Azzolina
e p.c. Gent.le Ministro dell'Ambiente dr. Sergio Costa
con la riapertura dell’A.S., si è avuta notizia della
richiesta di associazioni
di cacciatori (e cacciatrici) di accedere nelle scuole con
proposte formative
riferite al rispetto per l’ambiente, cosa non nuova dal
momento che analoghe
iniziative sono state portate avanti anche negli anni
scorsi.
Non si può che rimanere sconcertati che la difesa dell’ambiente, argomento di estrema attualità e pregnanza, entrato finalmente a pieno titolo anche nell’agenda dei lavori dell’Unione Europea, possa essere trattato da chi vede gli abitanti di quello stesso ambiente come vittime da uccidere per pura passione, come gli stessi cacciatori dichiarano nei loro siti: siti in cui vengono descritti l’eccitazione e l’entusiasmo che li accompagna nell’inseguire, ferire, uccidere animali terrorizzati, in cerca di fuga: “palpitante avventura, magia, ardore, ebbrezza, euforia” sono i loro termini ricorrenti.
Tutto a norma di legge, ovviamente, ma non per questo meno inquietante: implicitamente si sostiene una visione del mondo, in cui la violenza a danno dei più deboli è normalizzata, sdoganata e rinforzata dal contesto, quello scolastico, dove i messaggi acquistano autorevolezza in quanto emanazione delle figure investite di un ruolo educativo.
Autorizzare i cacciatori in quanto
tali ad interventi
pedagogici e formativi equivale a richiedere ai ragazzi di accettare l’idea
che l’amore si
estrinsechi nell’uccisione, che il rispetto sia compatibile
con la sopraffazione
di chi è indifeso: i cacciatori sostengono, infatti, che
proprio amore e
rispetto per la natura siano i sentimenti che li inducono a
violentarla e
ad ucciderne gli abitanti. Per meglio intenderci: se a
parlare di pacifismo fossero
designati soldati per vocazione, se ad argomentare di rispetto per le
donne fossero invitati
autori di femminicidi, a tutti sarebbe evidente il collasso
della logica e del
buon senso, che sarebbero definitivamente oscurati dal sonno
della ragione.
Quello, vale la pena ricordare, che genera mostri.
Davanti a tutto questo, urge
richiamare il senso e il
significato dell’educazione: che dovrebbe essere prima di
tutto educazione al
rispetto dell’altro, a cominciare da chi è più debole,
dovrebbe essere
proposta di modelli empatici in cui l’identificazione con
l’altro sia la strada
maestra per contrastare violenza e crudeltà, nel
riconoscimento fondamentale
del diritto altrui alla vita, vissuta nei luoghi che sono
propri: nulla
di più lontano dall’atteggiamento predatorio e violento di
chi alla natura e
agli altri animali si avvicina con il fucile imbracciato,
per esercitare sugli
altri, per puro divertimento, un autoattribuitosi diritto di
vita e di morte.
La caccia, incredibilmente equiparata ad uno sport, è vietata ai minori: a quegli stessi minori non può essere imposto a scuola, che è casa loro, lo sguardo sulla vita, l’ambiente, gli altri animali, che ne è alla base. Per questo chiediamo che sia il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare linee guida che impongano per legge ciò che a volte non è imposto da un’etica personale, dimentica di valori basici, quali rispetto, pace, nonviolenza.
Certi di un positivo riscontro,
cordialmente
salutiamo.
Annamaria Manzoni, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice
Dacia Maraini, Scrittrice
Margherita d’Amico, Scrittrice, Giornalista per Repubblica
Susanna Tamaro, Scrittrice
Amodio Silvia, Giornalista
Bruno Bozzetto, Animatore, Disegnatore, Regista
Silvia Buzzelli, Professore Associato Diritto Penale, Università Mib
Lorenzo Guadagnucci, Giornalista per Quotidiano Nazionale: Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno
Valeria La Via, Psicologa, Specialista in Criminologia Clinica, Milano
Roberta Luberti, Medico psicoterapeuta, già Presidente Cismai, Firenze
Raffaele Mantegazza, Docente di Scienze Umane e Pedagogiche, Università Mib
Cristina Marchetti, Medico Veterinario, Phd Patologia Forense
Antonio Monaco, Editore. Edizioni Sonda. Milano
Carla Sale Musio, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice, Cagliari
Michele Pezone, Avvocato dell’anno per il Diritto Ambientale 2019
Chiara Ripamonti, Docente di Psicologia Clinica, Università Mib
Christiana Ruggeri, Giornalista Rai
Roberto Russo, Editore. Graphe Edition. Perugia
Vaglio Stefano, Associate Professor in Animal Behaviour, University of Wolverhampton, UK
Marina Valcarenghi, già Docente di Psicologia Clinica, Esperta di psicoterapia della violenza, Mi
Marco Verdone, Medico Veterinario, Referente Progetto
Gorgona, Pisa
Animal Law Italia, Leggi Eque per gli Animali
Anonymous for the Voiceless Italia
A.P.I.D.A. Associazione per i Diritti Animali Rozzano
Artists United for Animals
Associazione Animalisti ETS
Associazione Gabbie Vuote ODV Firenze
Associazione Progetto Vivere Vegan ODV
AVC Associazione Vittime della Caccia
AVI Associazione Vegani Italiana
CAA Confederazione Animaliste Sicilia:
Lida, Palermo e Gela; Qua la zampa, Catania; Io mi fido, Pozzallo; Balzoo, Sciacca; Le
Aristogatte, Catania; M.E.T.A.; U.P.A. Paternò; Animalisti Italiani, Siracusa; Felici nella
Coda, Palermo
Cattoxvalle, Cattolici per la Valle
EssereAnimali Organizzazione per i Diritti Animali
EticoEtica
Futuro Vegan ODV Arezzo
Gaia Animali e Ambiente ONLUS
IAPL Italia International Animal Protection League ODV
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
La collina dei Conigli ODV, Centri Recupero Animali da Laboratori e Abbandoni
LAV LegaAntiVivisezione ONLUS
L’Aquilone Legambiente Torino
LEAL Lega Antivivisezionista ONLUS
LIDA Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, Firenze ODV
LIMAV Italia ODV Lega Internazionale Medici per Abolizione della Vivisezione
LIPU-BirdLife Italia Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli
LNDC Lega Nazionale per la Difesa del Cane APS
META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente Italia
Movimento Antispecista
PARTEINCAUSA, Associazione Radicale Antispecista
Radio.Veg.it, per gli Animali, per l’Ambiente, per Te
Randagi Per Caso, ONLUS
Restiamo Animali, Redazione Trasmissione Radiofonica
Rifugio Miletta.org
SOS Anfibi OVD
SOS Gaia
Vitadacani, Associazione a Tutela dei Diritti degli Animali, ODV Arese
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