mercoledì 4 novembre 2020

FALCONERIA A SCUOLA: nuova lettera alla ministra Azzolina


 Gent.le Ministra della Pubblica Istruzione dr. Lucia Azzolina
  p.c. Gent.le Ministro dell’Ambiente dr. Sergio Costa 

 A completamento  della precedente richiesta (a seguito riportata e ad oggi ancora priva di qualunque riscontro), appare utile far presente quanto documentato  da TGR Mezzogiorno Italia  lo scorso 30 ottobre: ci sono scuole italiane (nello specifico in Abruzzo) in cui è attiva la presenza di un  falconiere, autorizzato ad  entrarvi  per "sensibilizzare le giovani generazioni".

Quindi un  "hobby" che si alimenta dell'imprigionare rapaci (a volte alloctoni), del  tenerli incatenati, dell’addestrarli a catturare altre prede  nei tempi e nei modi stabiliti dall'uomo, del privarli di una vita in sintonia con  le loro esigenze etologiche,  è sdoganato come attività formativa, vale a dire come utile, prezioso ausilio da offrire ai più giovani nel loro processo di crescita.

Urge chiarire a quale tipo di sensibilizzazione si faccia riferimento, se non a quella, ancora una volta, al predominio mortifero dell'uomo sulle altre specie: di certo un percorso in direzione contraria al  dovere di una necessaria educazione ambientale, intesa come convivenza pacifica e rispettosa tra umani, nonumani e natura.

In attesa di conoscere la  posizione che, nel Suo ruolo di Ministra della Pubblica Istruzione, intende assumere in merito, come già sollecitato da vari professionisti e da associazioni che rappresentano decine se non centinaia di migliaia di cittadini, si porgono cordiali saluti.

Annamaria Manzoni

Precedente richiesta 06.10.2020

Gent.le  Ministra della Pubblica istruzione dr. Lucia Azzolina

e p.c. Gent.le  Ministro dell'Ambiente dr. Sergio Costa


con la riapertura dell’A.S., si è avuta notizia della richiesta di associazioni di cacciatori (e cacciatrici) di accedere nelle scuole con proposte formative riferite al rispetto per l’ambiente, cosa non nuova dal momento che analoghe iniziative sono state portate avanti anche negli anni scorsi.

Non si può che rimanere sconcertati che la difesa dell’ambiente, argomento di estrema attualità e pregnanza, entrato finalmente a pieno titolo anche nell’agenda dei lavori dell’Unione Europea, possa essere trattato da chi vede gli abitanti di quello stesso ambiente come vittime da uccidere per pura passione, come gli stessi cacciatori dichiarano nei loro siti: siti in cui vengono descritti l’eccitazione e l’entusiasmo che li accompagna nell’inseguire, ferire, uccidere animali terrorizzati, in cerca di fuga: “palpitante avventura, magia, ardore, ebbrezza, euforia” sono i loro termini ricorrenti.

Tutto a norma di legge, ovviamente, ma non per questo meno inquietante: implicitamente si sostiene una visione del mondo, in cui la violenza a danno dei più deboli è normalizzata, sdoganata e rinforzata dal contesto, quello scolastico, dove i messaggi acquistano autorevolezza in quanto emanazione delle figure investite di un ruolo educativo.

Autorizzare i cacciatori in quanto tali ad interventi pedagogici e formativi equivale a richiedere ai  ragazzi  di accettare l’idea che l’amore si estrinsechi nell’uccisione, che il rispetto sia compatibile con la sopraffazione di chi è indifeso: i cacciatori sostengono, infatti, che proprio amore e rispetto per la natura siano i sentimenti che li inducono a  violentarla e ad ucciderne gli abitanti. Per meglio intenderci: se a parlare di pacifismo fossero designati soldati per vocazione, se ad argomentare  di rispetto per le donne fossero invitati autori di femminicidi, a tutti sarebbe evidente il collasso della logica e del buon senso, che sarebbero definitivamente oscurati dal sonno della ragione. Quello, vale la pena ricordare, che genera mostri.

Davanti a tutto questo, urge richiamare il senso e il significato dell’educazione: che dovrebbe essere prima di tutto educazione al rispetto dell’altro, a cominciare  da chi è più debole, dovrebbe essere proposta di modelli empatici in cui l’identificazione con l’altro sia la strada maestra per contrastare violenza e crudeltà, nel riconoscimento fondamentale del  diritto altrui alla vita, vissuta nei luoghi che sono propri: nulla di più lontano dall’atteggiamento predatorio e violento di chi alla natura e agli altri animali si avvicina con il fucile imbracciato, per esercitare sugli altri, per puro divertimento, un autoattribuitosi diritto di vita e di morte.  

La caccia, incredibilmente equiparata ad uno sport, è vietata ai minori: a quegli stessi minori non può essere imposto a scuola, che è casa loro, lo sguardo sulla vita, l’ambiente, gli altri animali, che ne è alla base. Per questo  chiediamo che sia il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare linee guida che impongano per legge ciò che a volte non  è imposto da un’etica personale, dimentica di valori basici, quali rispetto, pace, nonviolenza.  

Certi di un positivo riscontro, cordialmente salutiamo.

Annamaria Manzoni,  Psicologa e Psicoterapeuta,  Scrittrice

Dacia Maraini, Scrittrice

Margherita d’Amico, Scrittrice, Giornalista per Repubblica

Susanna Tamaro, Scrittrice

Amodio Silvia, Giornalista

Bruno Bozzetto, Animatore, Disegnatore, Regista

Silvia Buzzelli, Professore Associato Diritto Penale, Università Mib

Lorenzo Guadagnucci, Giornalista per Quotidiano Nazionale: Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno

Valeria La Via, Psicologa, Specialista in Criminologia Clinica, Milano

Roberta Luberti,  Medico psicoterapeuta, già Presidente Cismai, Firenze

Raffaele Mantegazza,  Docente di Scienze Umane e Pedagogiche, Università Mib

Cristina Marchetti, Medico Veterinario, Phd Patologia Forense

Antonio Monaco,  Editore. Edizioni Sonda. Milano

Carla Sale Musio, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice, Cagliari

Michele Pezone, Avvocato dell’anno per il Diritto Ambientale 2019

Chiara Ripamonti, Docente di Psicologia Clinica, Università Mib

Christiana Ruggeri, Giornalista Rai

Roberto Russo, Editore. Graphe Edition. Perugia

Vaglio Stefano, Associate Professor in Animal Behaviour, University of Wolverhampton, UK

Marina Valcarenghi, già Docente di Psicologia Clinica, Esperta di psicoterapia della violenza, Mi

Marco Verdone, Medico Veterinario, Referente Progetto Gorgona, Pisa

 

Animal Law Italia, Leggi Eque per gli Animali

Anonymous for the Voiceless Italia

A.P.I.D.A. Associazione per i Diritti Animali Rozzano

Artists United for Animals

Associazione Animalisti ETS

Associazione Gabbie Vuote ODV Firenze

Associazione Progetto Vivere Vegan ODV

AVC Associazione Vittime della Caccia

AVI Associazione Vegani Italiana

CAA Confederazione Animaliste Sicilia:

      Lida, Palermo e Gela; Qua la zampa, Catania; Io mi fido, Pozzallo; Balzoo, Sciacca; Le

      Aristogatte, Catania; M.E.T.A.; U.P.A. Paternò; Animalisti Italiani, Siracusa; Felici nella

      Coda, Palermo

Cattoxvalle, Cattolici per la Valle

EssereAnimali Organizzazione per i Diritti Animali

EticoEtica

Futuro Vegan ODV Arezzo

Gaia Animali e Ambiente ONLUS

IAPL Italia International Animal Protection League ODV

LAC Lega per l’Abolizione della Caccia

La collina dei Conigli ODV, Centri Recupero Animali da Laboratori e Abbandoni

LAV LegaAntiVivisezione ONLUS

L’Aquilone Legambiente Torino

LEAL Lega Antivivisezionista ONLUS

LIDA Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, Firenze ODV

LIMAV Italia ODV Lega Internazionale Medici per Abolizione della Vivisezione

LIPU-BirdLife Italia Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli

LNDC Lega Nazionale per la Difesa del Cane APS

META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente Italia

Movimento Antispecista

PARTEINCAUSA, Associazione Radicale Antispecista

Radio.Veg.it, per gli Animali, per l’Ambiente, per Te

Randagi Per Caso, ONLUS

Restiamo Animali, Redazione Trasmissione Radiofonica

Rifugio Miletta.org

SOS Anfibi OVD

SOS Gaia

Vitadacani, Associazione a Tutela dei Diritti degli Animali, ODV Arese


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