sabato 16 maggio 2020

IL CANE E L’AGUZZINO



 
Priolo Gargallo, provincia di Siracusa, è la località dove si è consumato l’ennesimo episodio di ordinaria ferocia: un sessantenne ha legato con una catena al parafango posteriore della sua autovettura un cane e  lo ha trascinato per kilometri, per poi fermarsi  e gettare quel che restava di lui in un campo, a mo’ di spazzatura, mentre era ancora in vita: Matteo (questo il nome con cui ci si riferisce alla povera bestia) è morto poco dopo, ridotto a carne smembrata, sul tavolo del veterinario da cui era stato portato dai soccorritori.
La reazione di rabbia impotente davanti a tale scempio è acuita dalla certezza che, se due coraggiosi ragazzi non fossero stati testimoni della scena  e non avessero avuto la prontezza di  scattare foto che riprendevano anche il numero di targa dell’auto, il ritrovamento dei resti sarebbe stato giudicato immeritevole di  ulteriore indagine, perché fatto di consueta malvagità, come dimostrano i resti di tanti animali ritrovati in discariche con segni di torture, ai quali solo nel migliore dei casi fa seguito un trafiletto su qualche notiziario locale.