martedì 20 settembre 2022

ELISABETTA II, TRA CORGI E FAGIANI

    


Post mortem, si sa, chi se ne é andato sembra entrare di diritto nel consesso delle migliori persone: cordoglio, tristezza, rimpianto e quell’inquietante  senso di ineluttabilità, di fine segnata che prima o poi riguarderà ognuno dei sopravvissuti , appannano le emozioni negative e trasformano anche  i sentimenti meno nobili che magari erano stati l’unica linfa di una conoscenza non apprezzata nel loro contrario. Potenza della nostra psiche, capace di facili giri di valzer tra ammirazione e denigrazione, stima e disprezzo

Se ad andarsene non é un parente o un amico, ma un personaggio pubblico la faccenda é un po’  diversa perché non coinvolge più solo emozioni e sentimenti, ma si entra nel merito dei giudizi di valore: le parole certo tendono a mantenersi  misurate perché i morti inducono ad una forma di deferenza, a cui sono in tanti a non sottrarsi.