sabato 13 marzo 2021

FEMMINISMI E ALTRE LIBERAZIONI

 


 

 

 

 

 

 

 

 

Era il 1792  quando il filosofo Thomas Taylor, in risposta  a “Una rivendicazione dei diritti delle donne” di Mary Wollstonecraft, rispondeva provocatoriamente che, se si riconoscevano diritti alle donne, allora si sarebbe dovuto riconoscerli anche agli animali. Pensava ovviamente di risultare provocatorio, di suscitare sconcerto o ilarità, proprio come divertito e sconcertato era evidentemente lui davanti all’ipotesi che le donne potessero aspirare ad essere portatrici di diritti. Ma, suo malgrado, la sua tesi, ripulita dalle connotazioni connesse alla sua preoccupante visione a tunnel sulle cose,  risulta quanto mai azzeccata: comporta  un link, che è politico, psicologico, esistenziale tra questione femminile e questione animale, benchè lui fosse lontano mille miglia dall’intuirla e riuscisse a risolverla solo come battuta.

Prescindendo dalla ricostruzione del cammino faticosissimo delle donne in direzione della parità di genere e di quello solo agli albori degli altri animali, portato avanti per interposta persona,  in difesa almeno della loro sopravvivenza,  è importante riflettere sui modi in cui si estrinseca questa particolare alleanza interspecifica donne-animali.