mercoledì 16 aprile 2025

RESTARE UMANI? MA DI QUALE UMANITA' STIAMO MAI PARLANDO?

  Scultura di Pietro Guida  

Ogni parola è già stata spesa annaspando nella ricerca di un modo per  dare voce all’incredulità, all’angoscia, alla rivolta inesprimibile davanti ad un mondo che declina la parola umanità con  sinonimi quali  ferocia, brutalità, spietatezza.   Bambini fatti morire di fame e di sete, ospedali bombardati, missili lanciati con la stessa svagatezza con cui si lanciano freccette sul bersaglio nei pub inglesi: pur di  distruggere ogni forma di vita, quelle di oggi e quelle di domani, ostaggio di mine antiuomo, in grado di colpire i bambini che ci sono e quelli che  verranno. E poi stupri, torture, oscenità di ogni tipo esibite con orgoglio da chiunque pensi di poterlo fare perchè detentore di un qualsiasi potere, che si tratti di presidenti, dittatori, ministri o bully di ogni calibro che misurano il grado della propria forza sull’umiliazione inflitta ad altri.      

                          

In risposta ci armiamo  anche noi, ci armiamo più di quanto non abbiamo sempre continuato a fare (l’Italia nello specifico sta scalando posizioni, dal decimo posto al sesto in pochi anni, nell’elenco dei maggiori esportatori mondiali di armi) facendo emergere la nostra essenza mai scomparsa di scimmia assassina, di  quella killer ape che, nella seconda metà del ‘900 in molti hanno sostenuto impersonare la nostra vera natura, tenuta a bada dalle briglie sociali, ma sempre viva e vegeta, pronta a riemergere. Pronta perchè tutto sommato, diventare civili ci ha di certo un po’ ingentilito, ma, diceva Freud, se  ci dà  sicurezza, comporta però anche disagio, limita l’espressione dei nostri desideri e delle nostre pulsioni, che sempre sono lì a premere per manifestarsi: insomma l’uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po’ di sicurezza, (Il Disagio della civiltà; 1929). E allora ecco i nostri tempi che ci lasciano senza parole nel buttare  in discarica leggi e diritti: a questo punto tutto diventa lecito, per esempio prendere la Groenlandia perchè ci serve. In fondo siamo sempre  quelli della pietra e della fionda: peccato che, emancipati come siamo,  pietra e fionda le abbiamo sostituite con  bombe e droni