sabato 2 novembre 2013

E PER TESTIMONIAL UN MAIALE ARROSTO



Non  è facile trovare le parole : straziante è comunque la sensazione che deriva e colpisce allo stomaco, alla mente e al cuore davanti all’immagine (Repubblica, 01.11.2013):
un maiale arrostito, disteso intero su un tavolo, con il muso in primo piano e il corpo legato da una corda che gli gira intorno. Immagine già di per sé insopportabile; ma non basta: un cuoco appoggia una mano sulla sua schiena, ma a farla da padrone con il suo valore aggiunto è  un signore in abito scuro e camicia chiara, che gli pizzica la testa con le dita, piegandosi in avanti: sorride e guarda compiaciuto l’obiettivo. Neppure in un safari l’animale ucciso sarebbe proposto al  fotografo con maggiore compiacimento per il  proprio operato.