Gent.le
Ministra della Pubblica istruzione dr. Lucia
Azzolina
e p.c.
Gent.le Ministro dell'Ambiente dr. Sergio Costa
con la riapertura dell’A.S., si è avuta notizia della richiesta di associazioni
di cacciatori (e cacciatrici) di accedere nelle scuole con proposte formative
riferite al rispetto per l’ambiente, cosa non nuova dal momento che analoghe
iniziative sono state portate avanti anche negli anni scorsi.
Non si può che rimanere sconcertati che la difesa
dell’ambiente, argomento di estrema attualità e pregnanza, entrato finalmente a
pieno titolo anche nell’agenda dei lavori dell’Unione Europea, possa essere
trattato da chi vede gli abitanti di quello stesso ambiente come vittime da
uccidere per pura passione, come gli stessi cacciatori dichiarano nei loro siti:
siti in cui vengono descritti l’eccitazione e l’entusiasmo che li accompagna
nell’inseguire, ferire, uccidere animali terrorizzati, in cerca di fuga:
“palpitante avventura, magia, ardore, ebbrezza, euforia” sono i loro termini
ricorrenti.
Tutto a norma di legge, ovviamente, ma non per questo
meno inquietante: implicitamente si sostiene una visione del mondo, in cui la
violenza a danno dei più deboli è normalizzata, sdoganata e rinforzata dal
contesto, quello scolastico, dove i messaggi acquistano autorevolezza in quanto
emanazione delle figure investite di un ruolo educativo.
Autorizzare i cacciatori in quanto tali ad interventi
pedagogici e formativi equivale a richiedere ai ragazzi di accettare l’idea che l’amore si
estrinsechi nell’uccisione, che il rispetto sia compatibile con la sopraffazione
di chi è indifeso: i cacciatori sostengono, infatti, che proprio amore e
rispetto per la natura siano i sentimenti che li inducono a violentarla e
ad ucciderne gli abitanti. Per meglio intenderci: se a parlare di pacifismo fossero
designati soldati per vocazione, se ad argomentare di rispetto per le donne fossero invitati
autori di femminicidi, a tutti sarebbe evidente il collasso della logica e del
buon senso, che sarebbero definitivamente oscurati dal sonno della ragione.
Quello, vale la pena ricordare, che genera mostri.
Davanti a tutto questo, urge richiamare il senso e il
significato dell’educazione: che dovrebbe essere prima di tutto educazione al
rispetto dell’altro, a cominciare da chi è più debole, dovrebbe essere
proposta di modelli empatici in cui l’identificazione con l’altro sia la strada
maestra per contrastare violenza e crudeltà, nel riconoscimento fondamentale
del diritto altrui alla vita, vissuta nei luoghi che sono propri: nulla
di più lontano dall’atteggiamento predatorio e violento di chi alla natura e
agli altri animali si avvicina con il fucile imbracciato, per esercitare sugli
altri, per puro divertimento, un autoattribuitosi diritto di vita e di morte.
La caccia, incredibilmente equiparata ad uno sport, è
vietata ai minori: a quegli stessi minori non può essere imposto a scuola, che
è casa loro, lo sguardo sulla vita, l’ambiente, gli altri animali, che ne è
alla base. Per questo chiediamo che sia
il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare linee guida che impongano per
legge ciò che a volte non è imposto da un’etica personale, dimentica di valori
basici, quali rispetto, pace, nonviolenza.
Certi di un positivo riscontro, cordialmente
salutiamo.
Annamaria Manzoni, Psicologa e
Psicoterapeuta, Scrittrice
Dacia Maraini, Scrittrice
Margherita d’Amico, Scrittrice, Giornalista per Repubblica
Susanna Tamaro, Scrittrice
Amodio Silvia, Giornalista
Bruno Bozzetto, Animatore, Disegnatore, Regista
Silvia Buzzelli, Professore Associato Diritto Penale, Università Mib
Lorenzo Guadagnucci, Giornalista per Quotidiano Nazionale: Resto del
Carlino, La Nazione, Il Giorno
Valeria La Via, Psicologa, Specialista in Criminologia Clinica, Milano
Roberta Luberti, Medico
psicoterapeuta, già Presidente Cismai, Firenze
Raffaele Mantegazza, Docente di Scienze
Umane e Pedagogiche, Università Mib
Cristina Marchetti, Medico Veterinario, Phd Patologia Forense
Antonio Monaco, Editore. Edizioni
Sonda. Milano
Carla Sale Musio, Psicologa e Psicoterapeuta, Scrittrice, Cagliari
Michele Pezone, Avvocato dell’anno per il Diritto Ambientale 2019
Chiara Ripamonti, Docente di Psicologia Clinica, Università Mib
Christiana Ruggeri, Giornalista Rai
Roberto Russo, Editore. Graphe Edition. Perugia
Vaglio Stefano, Associate Professor in Animal Behaviour,
University of Wolverhampton, UK
Marina Valcarenghi, già Docente di Psicologia Clinica, Esperta di
psicoterapia della violenza, Mi
Marco Verdone, Medico Veterinario, Referente Progetto Gorgona, Pisa
Animal Law Italia,Leggi Eque per gli Animali
Anonymous for the Voiceless Italia
A.P.I.D.A. Associazione per i Diritti Animali Rozzano
Artists United for Animals
Associazione Gabbie Vuote ODV Firenze
Associazione Progetto Vivere Vegan ODV
AVC Associazione Vittime della Caccia
AVI Associazione Vegani Italiana
CAA Confederazione Animaliste Sicilia
EssereAnimali Organizzazione per i Diritti Animali
EticoEtica
Futuro Vegan ODV Arezzo
Gaia Animali Ambiente ONLUS
IAPL Italia International Animal Protection League ODV
L'Aquilone Legambiente Torino
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia
La collina dei Conigli ODV, Centri Recupero Animali da Laboratori e
Abbandoni
LAV LegaAntiVivisezione ONLUS
LEAL Lega Antivivisezionista ONLUS
LIDA Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, Firenze ODV
LIMAV Italia ODV Lega Internazionale per l'Abolizione della Vivisezione
LIPU-BirdLife Italia, Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli
LNDC Lega Nazionale per la Difesa del Cane APS
META, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente Italia
Movimento Antispecista
Parteincausa, Associazione Radicale Antispecista
Radio.Veg.it, per gli Animali, per l’Ambiente, per Te
Randagi Per Caso ONLUS
Restiamo Animali, Redazione Trasmissione Radiofonica
Rifugio Miletta.org
SOS Anfibi ONLUS
SOS Gaia
Vitadacani, Associazione a Tutela dei Diritti degli Animali, ODV Arese
CAA
aderisce per: Lida Palermo e Gela, Qua la zampa
Catania, Io mi fido Pozzallo, Balzoo Sciacca, Le Aristogatte Catania, U.P.A. Paternò, Animalisti
Italiani Siracusa, M.E.T.A., Felici nella Coda Palermo